Il mezzofondo senza due grandi stelle ai mondiali di Tokyo?

I mondiali di Tokyo, a due mesi dal via, rischiano di perdere due assoluti protagonisti del mezzofondo. I campioni olimpici Jakob Ingebrigtsen e Keely Hodgkinson sono alle prese con dei seri infortuni che ne hanno impedito il debutto stagionale all’aperto. E settimana dopo settimana non trapela ottimismo a seguito delle varie rinunce ai meeting a cui erano iscritti.

Ingebrigtsen e la lesione al tendine

Una lesione al tendine d’Achille sta bloccando Ingebrigtsen da diverso tempo. Nelle ultime ore, il fuoriclasse norvegese ha confermato di saltare anche l’appuntamento di Diamond League a Londra, dove ad attenderlo c’era Josh Kerr, per non compromettere il lento recupero verso le gare iridate di metà settembre, dove si presenterà da campione in carica dei 5000 metri e vorrà provare a sfatare il tabù nei 1500.


Non è la prima volta che Ingebrigtsen deve fare i conti con una lesione al tendine. Era già successo a cavallo tra il 2023 e il 2024 e in quella occasione fu costretto a saltare europei di cross e mondiali indoor. Adesso il nuovo, preoccupante stop e la necessità di saltare diverse tappe di avvicinamento ai mondiali fissate in calendario. Oltre a Londra, anche Oslo, Ostrava e il Prefontaine Classic di Eugene. Farà in tempo per andare ai mondiali di Tokyo? E, soprattutto, in che condizioni ci arriverà?


Meeting di Londra: out anche Hodgkinson

Niente da fare anche per Keely Hodgkinson. La stagione post-olimpica si sta rivelando piena di trappole anche per la campionessa di Parigi 2024 negli 800 metri. La mezzofondista britannica è ferma proprio da quel trionfale 5 agosto e dopo aver saltato il ritorno alle gare al meeting di Stoccolma ha da poche ore confermato la propria rinuncia alla tappa di Diamond League in programma sabato prossimo a Londra.

Keely Hodgkinson oro a Parigi negli 800 metri.


Keely aveva saltato tutta la stagione indoor a causa di un infortunio al bicipite femorale che le aveva impedito di presenziare anche al Keely Classic, nuovo evento da lei stessa ideato e promosso. Passano i giorni e come per Ingebrigtsen aumentano i punti di domanda verso i mondiali di Tokyo, dove la 23enne di Wigan avrebbe dovuto dare l’assalto alla prima medaglia d’oro iridata dopo gli argenti del 2022 e del 2023.

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