L’estate dei maratoneti: a colazione con Alessia Tuccitto

La rovente estate italiana non strizza in modo particolare l’occhio a chi sta preparando una maratona autunnale. Chi vuole essere protagonista su strada già a ottobre (o magari a fine settembre a Berlino) deve mettere fieno in cascino proprio da metà luglio in avanti, per rispettare le canoniche 12 settimana di preparazione.

Il viaggio dei maratoneti verso la nuova stagione di competizioni per atleticamagazine.it riparte da Alessia Tuccitto, 27enne allenata da Marco Salami e Piero Incalza che due anni fa si è laureata campionessa italiana di maratona sulle strade della Maga Circe.

Alessia, siciliana di Solarino e portacolori della Caivano Runners (1h14’52” di personale nella 21K e 2h38’52” nella 42K) sta procedendo con un’estate abbastanza soft. L’afa di Mantova, città in cui vive, è soffocante e non è il momento di forzare la mano, dal momento che la maratona autunnale da percorrere non è ancora stata fissata insieme al suo staff tecnico.

Il primo obiettivo, calendario alla mano, è invece quello dei Campionati italiani di mezza maratona in programma a Cremona il 19 ottobre. Per intensificare la preparazione, la Tuccitto si sposterà presto a Ledro, in Trentino, dove potrà allenarsi per un paio di giorni al fresco.


“Con le alte temperature abbiamo deciso di optare per un periodo più lungo di mantenimento e per un approccio diverso che in questa fase non tiene conto dei ritmi o del volume – spiega Alessia Tuccitto – Ne stiamo approfittando per mettere dentro qualche allenamento di velocità in più e che negli ultimi tempi era mancato”.

Alessia, raccontaci di come organizzi con il caldo la tua alimentazione, parlando soprattutto della colazione che precede le uscite attuali mattutine.
“In questo periodo, proprio a causa delle alte temperature e della forte umidità, preferisco correre all’alba e quindi la mia colazione è davvero minima. Esco di casa verso le 6,30 anche solo con un caffè o con due biscottini, poi reintegro quando rientro a casa”.

Peraltro conosciamo la filosofia di Incalza e le uscite a digiuno previste nei suoi piani di allenamento finalizzate a stimolare l’utilizzo dei grassi.
“Ho affrontato senza problemi sessioni da 20 km a digiuno. Anche perché la sera che precede un lavoro specifico faccio una cena completa con riso, più digeribile rispetto alla pasta, e proteine”.

Invece quando riesci a fare con calma e non fa troppo caldo?
“Mi piace svegliarmi senza fretta, fare una bella colazione e uscire due ore dopo”.


Qual è la tua colazione standard?
“Pane con fesa di tacchino, poi qualche fetta biscottata con yogurt greco e marmellata. E’ una colazione abbondante, che mi sostiene specie quando ci sono i lavori specifici”.

Quando il programma prevede i lunghi come ti gestisci?
“C’è sempre qualcuno che viene in bici con me e quindi riesco a ristorarmi ogni cinque chilometri, in media. Riempio la borraccia con maltodestrine e acqua, ultimamente ho portato anche una bevanda idrosalino-energetica avanzata leggermente più dolce”.

Parlavi prima di reintegro post-allenamento mattutino.
“Dopo la corsa, specie se fatta a digiuno come di questi tempi, mi concedo qualcosa di più gustoso anche perché il rapporto con il cibo dopo aver fatto fatica è completamente diverso e più appagante”.

Un esempio?
“Il cioccolato spalmabile Novi su pan carré tostato”.

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