A grandi linee, la metà dei runner presenta un allineamento specifico e naturale tra l’asse della caviglia e il suolo. Chi diverge da tale asse sarà un pronatore/iperpronatore (se l’asse ruota internamente) o un supinatore/ipersupinatore (se l’asse ruota esternamente).
Le scarpe per pronatori e supinatori proposte dai vari brand nascono proprio per i runner che presentano un appoggio non proprio naturale.
Le prime sono caratterizzate da un sistema di supporto della suola interno che sorregge l’arco plantare. Una delle scarpe per pronatori al momento più in voga sul mercato è la Brooks Adrenaline GTS arrivata all’edizione numero 24 e dotata della tecnologia GuideRails. Rientrano nella categoria anche la Saucony Guide e la Asics GT-2000 progettata per gli iperpronatori.
Le scarpe per supinatori hanno invece un rinforzo laterale della scarpa per sorreggere il piede all’esterno: ne sono un esempio le Asics Nimbus, le Mizuno Wave Rider o le Saucony Triumph.
Fino a qui queste tipologie di scarpe sembrano una panacea per chi ha una deviazione dell’asse della caviglia. Ma c’è un’eccezione…
Prendiamo il caso di un runner, anche semplicemente pronatore, che ha già scoperto di appartenere ad una delle quattro categorie sopra menzionate, ha fatto una visita ortopedica e gli è stato consigliato l’uso di un plantare su misura o di una soletta correttiva per il suo problema specifico.
Se questo runner usa la sua soletta per pronatori (su misura o meno che sia) su scarpe per pronatori e già di per sé correttive, ecco che l’asse di rotazione della caviglia, ripristinato e allineato dall’uso di una soletta correttiva su di una scarpa neutra (che quindi non ha rinforzi o sostegni né mediali né laterali alla scarpa), viene vanificato e porta al problema opposto.

L’asse della caviglia ruoterà infatti all’esterno, portando ad una supinazione o ad un’ipersupinazione non fisiologica ma indotta. In questo caso specifico il meccanismo sarà il seguente: stress delle ginocchia e conseguenti problematiche infiammatorie, tensione ai muscoli peronei e tensori della fascia lata. Dunque, qual è la soluzione?
Il caso va ad personam: nel caso di un runner con rotazione dell’asse delle caviglie marcata e patologie ortopediche, dopo il consulto specialistico, i plantari sono di solito la miglior soluzione. Per problematiche meno marcate di lieve entità ortopedico-posturale, le tecnologie alla base dalle scarpe per pronatori e supinatori offrono importanti risultati in termini di allineamento articolare segmentale e prevenzione dagli infortuni.

