Umed Caraccio ha messo il turbo e prenota un 800 frizzante all’Eyof di Skopje

Tra i 28 allievi azzurri che settimana prossima saranno protagonisti all’Eyof di Skopje (il Festival Europeo della Gioventù) spicca la presenza di Umed Caraccio, autore di un autentico exploit in questo anno solare. Il mezzofondista di Casalpalocco si era già messo in evidenza durante l’inverno, riuscendo a stabilire il nuovo primato italiano under 18 degli 800 indoor con il crono di 1’51″08, migliorandosi di oltre tre secondi.

L’allievo di Gianluca Capati a Castelporziano ha fatto di meglio un paio di settimane fa ad Ancona, quando è riuscito a stabilire anche il record nazionale all’aperto in 1’47″92: progresso di un secondo e sette decimi rispetto al passato e primato strappato a Simone Barontini, che era sugli spalti a vederlo.

Nell’ultimo mese, Umed Caraccio si è poi aggiudicato il titolo italiano a Rieti battendo allo sprint Valerio Ciaramella e da ieri è ufficialmente nella lista per l’evento più importante dell’anno per gli allievi, dove potrà sicuramente dire la sua per le medaglie.

Umed con il tecnico Gianluca Capati.
Umed con il tecnico Gianluca Capati.


Umed, qual è il segreto di questo per te magico 2025?
“Faccio parte di un gruppo forte e rispetto alla stagione precedente sono riuscito a fare meglio la preparazione invernale, che mi ha poi portato a brillare subito alle indoor”.

Come avete organizzato il lavoro?
“In inverno abbiamo dato tanto spazio alla parte aerobica, mentre con l’avvicinarsi delle gare outdoor abbiamo curato di più la velocità, i passaggi gara per l’abitudine ai ritmi e i lavori sul lattato. La velocità di base è molto buona, credo che il primato nasca anche dai miei progressi sul passo quando le distanze si fanno più lunghe”.

Gli 800 restano la priorità. Ma ai 1500 ci pensi?
“L’idea non mi stuzzica troppo, so che è una gara completamente diversa, più faticosa soprattutto dal punto di vista mentale. Magari il prossimo anno qualche prova la farò, così come mi aspetto di curare i 400”.


A premiarti e complimentarsi con te per il record italiano c’era anche Simone Barontini. Cosa ti ha detto?
“Lo conoscevo già, perché ogni tanto viene ad allenarsi al campo di Castelporziano. E’ stato molto carino, sia quando mi ha consegnato il premio ma anche prima, durante la gara, quando ha fatto il tifo per me”.

Cosa ti aspetti dall’Eyof di Skopje?
“Per la prima volta correrò due volte a stretto giro, finora non ho mai corso una batteria ma gare a serie unica. Sono curioso di vedere come reagirò. L’obiettivo principale è superare la qualificazione e andare in finale. Al momento ho il secondo tempo in Europa tra gli under 18 (davanti c’è solo il britannico Rafferty Mirfin, 1’47″67, ndr) quindi non posso nascondermi più di tanto”.

Chi ti piace nell’atletica?
“Se penso agli 800, adoro il modo di correre di Marco Arop. In generale, mi piace molto la tecnica di corsa di Rai Benjamin, il campione olimpico dei 400 ostacoli”.

Come vive le gare Umed Caraccio?
“Cerco di pensarci solo venti minuti prima, altrimenti lo stress mi assale. Provo a rilassarmi. Ascolto musica e parlo con i miei compagni di squadra”.


Anche tua sorella Abaro fa atletica ed è una mezzofondista.
“E’ al primo anno cadetta. Fa i 600 e i 1000 metri. Credo sia più brava di me”.

Dopo il primato italiano ti sei fatto fare un bel regalo?
“Una macchina fotografica, la Sony Mirrorless. Non era solo per il record ma soprattutto per la buona pagella a scuola. D’estate vado spesso sulle Dolomiti. Mi piace fotografare la natura”.

Sei più tornato in Etiopia, la tua terra d’origine?
“No, non ancora. Ma quando sarò più grande, penso che io e mia sorella andremo”.

Chi è Umed Caraccio

Umed Caraccio compirà 17 anni il prossimo 30 ottobre. E’ stato adottato dalla famiglia Caraccio nel 2014, insieme alla sorella Abaro, classe 2011 e anch’essa tesserata per le Fiamme Gialle Simoni come Cadetta. Umed frequenta il Liceo Scientifico Democrito.

foto in copertina di Fama / Fidal

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