Tre migliori prestazioni mondiali stagionali e due record del meeting allo stadio Olimpico di Roma. Per gli azzurri (venti tra pista e pedane) quattro secondi posti, un primato italiano e un primato personale. Questo il succo del Golden Gala Pietro Mennea, la cui copertina spetta a Beatrice Chebet, dominatrice dei 5000 metri con un acuto solitario da 14’03″69 (non lontana dal WR di Gudaf Tsegay).
Impossibile stare dietro alla scatenata keniana, anche per Nadia Battocletti, staccata dal gruppetto di testa e saggiamente propensa a seguire il proprio ritmo. Strategia premiata, perché al traguardo c’è da festeggiare un altro primato italiano. Il 14’23″15 è il secondo crono all-time in Europa ed è di otto secondi inferiore rispetto al precedente tempo stabilito a Parigi.

L’uomo copertina del Golden Gala Pietro Mennea è invece l’americano Trayvon Bromell, di gran lunga il più in forma sul rettilineo in questo primo scorcio di stagione. In un parterre de roi, Bromell fa 9″84, nella gara in cui non brillano Tortu (10″19) e Ali (11″21, rialzato nel finale).
Il primato del meeting spetta anche alla star statunitense Valarie Allman (69,21 nel disco), ma di grandissimo spessore è anche il 3’29″72 del francese Azeddine Habz nei 1500 metri maschili, dove Federico Riva è capace di 3’31″42, secondo tempo italiano di sempre dopo Pietro Arese.

Italiani on air anche grazie alle piazze d’onore di Roberta Bruni nell’asta (4,65, vittoria a Sandi Morris con 4,80), Zane Weir nel peso (21,67, vittoria a Tom Walsh con 21,89), Mattia Furlani nel lungo (“solo” 8,13, vittori a Liam Adcock con 8,34) e Ayomide Folorunso nei 400hs (54″21, alle spalle della giamaicana Knight con 53″67).
Non è ancora tempo di performare per Gianmarco Tamberi, lontano dalla migliore condizione. La grinta non lo ha spinto oltre i 2,16 (meglio il baby Sioli quinto con 2,23) fuori dal podio anche Leo Fabbri (21,35).
I Risultati completi del Golden Gala Pietro Mennea
foto Grana / Fama / Fidal