Ala Zoghlami, la delusione per i 3000 siepi e lo sfogo contro gli haters da tastiera

In un recentissimo post sul profili Instagram e Facebook di Ala Zoghlami c’è tutta la delusione per non essere riusciti a ottenere il risultato sperato, la consapevolezza della crudeltà dello sport, ma anche il rammarico per quello che succede in questi casi sui social, dove tutti sono pronti a criticare senza rispetto e a puntare il dito su atleti professionisti che ce la mettono tutta per migliorarsi a prezzo di grandi sacrifici.

Non è andato bene il mondiale di Ala Zoghlami, che al pari del fratello Osama (bronzo europeo a Berlino 2022), è uscito di scena ieri nelle qualificazioni dei 3.000 siepi.
L’allievo di Gaspare Polizzi si è infatti piazzato al decimo posto della terza batteria con 8’28″76, poco meglio del gemello, arrivato nono nella seconda heat con un tempo decisamente più alto (8’33″07).

“L’atletica – ha scritto Ala Zoghlami – è uno sport che non ti regala nulla, quello sport che in un attimo fai cose strabilianti, subito dopo non riesci a fare quello per cui ti sei preparato. Non ti lascia spiegazioni. Lavori un anno per un preciso obbiettivo ma poi in 9 minuti perdi tutto il lavoro fatto. L’unica cosa che si può fare, è continuare a lavorare in silenzio, perché quando arriverà il momento, sarà uno spettacolo”.

“Vorrei anche aggiungere – ha continuato Ala, riferendosi al mondo dei social – che noi atleti non siamo delle macchine, non siamo robotizzati, siamo degli esseri umani con dei sentimenti, ma soprattutto con una mente, che si fanno il culo 360 giorni all’anno, in silenzio, giorno dopo giorno, a Natale, a Capodanno, a Pasqua, SEMPRE.
Nessuno sa mai quando abbiamo dei problemi, nessuno sa mai quando qualcosa non va, perché fidatevi ci sarà sempre un problema o qualcosa che non va, è la bellezza delle sport. Quindi ai famosi hater, o c**** da tastiera, pronti ad attaccare quando va male, ma soprattutto svaniscono quando le cose vanno bene, avete rotto il c****. Ah, sicuramente io torno più forte, voi rimarrete sempre gente frustrata dalla vita,
che cerca perennemente persone da attaccare”.

Il post, contenente di certo uno sfogo duro e condito da parole colorite, ha fatto il pieno di like, ricevendo la solidarietà di molti colleghi della nazionale italiana impegnata a Budapest 2023.

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