Tra due settimane i marciatori saranno impegnati in una delle più importanti trasferte dell’anno, quella degli europei a squadre di Podebrady (Cechia), tappa chiave anche per conseguire i minimi (l’Italia è già a buon punto…) per i mondiali di Tokyo sia nella 20 km che nella 35 km.
Tutti gli azzurri papabili di convocazione stanno ultimando i giorni di raduno federale a Ostia, raduno che ha come base il centro sportivo delle Fiamme Gialle di Castelporziano.
I ragazzi agli ordini del responsabile Riccardo Pisani si spostano poi alla pineta di Castel Fusano, tradizionale scenario degli allenamenti dei campioni olimpici Massimo Stano e Antonella Palmisano, per i lavori lunghi.
Pineta che in questi giorni pullula di marciatori di respiro internazionale. Oltre agli azzurri e ai super cinesi diretti da Patrick Parcesepe (che è anche il tecnico di Stano) si stanno allenando a Ostia anche gli atleti della nazionale slovacca e tedesca, quest’ultima rappresentata dal vicecampione d’Europa a Monaco 2022 della 35 km, Cristopher Linke.
A Ostia fino a pochi giorni fa c’era anche Toshikazu Yamanishi, detentore del primato del mondo nella 20 km di marcia (1h16’10”) nonché amico di Massimo Stano. Il giapponese, arrivato da Tokyo per gareggiare (e vincere in 1h20’50”) la 20 km di Varsavia – tappa Gold organizzata dal mitico Robert Korzeniowski – ha fatto scalo a Roma e ne ha approfittato per una rifinitura e per rivedere il già compagno di allenamenti a Roccaraso lo scorso anno ma soprattutto quest’inverno in terra nipponica.
Come hanno lavorato gli azzurri della marcia a Ostia
Oltre a Pisani e al collaboratore Gandellini, a Ostia hanno partecipato al raduno anche alcuni tecnici personali come Ruggero Sala, Marco Ugolini, Diego Perez e Lorenzo Dessi, allenatore di Antonella Palmisano e di casa all’Infernetto.

Oltre alla fuoriclasse di Mottola (ieri abbiamo raccontato nel dettaglio i recenti allenamenti sostenuti in Namibia), a Ostia stanno faticando, tra le donne, anche Alexandrina Mihai, Federica Curiazzi e Valentina Trapletti. Quest’ultima è stata frenata da un infortunio per tutto il periodo invernale e sta cominciando a entrare a pieno regime, anche se non parteciperà alla trasferta di Podebrady.
Tra le sessioni più importanti, da segnalare gli importanti test effettuati venerdì e sabato. La prima giornata, in pista, è stata dedicata sotto un sole cocente a un test incrementale con cinque ripetute da 1200 metri (senza però raggiungere lo sforzo massimale).
Tre i parametri sotto osservazione: il monitoraggio delle frequenze cardiache, la misurazione del lattato e il controllo della spesa energetica con riferimento al quantitativo di ossigeno consumato e all’emissione di anidride carbonica degli atleti rilevati attraverso il K5, il più moderno dei metabolimetri.

La seconda giornata, effettuata in pineta, è stata invece dedicata ai test a carico costante, utile a verificare lo stato di forma degli atleti su velocità leggermente inferiori a quella di gara (ma sempre più elevate) attraverso ripetute misurazioni del lattato.
Non resta che attendere ora le convocazioni ufficiali per gli europei a squadre di Podebrady di domenica 18 maggio (e la distribuzione degli atleti sulle due distanze in programma): per ora è certo l’impiego (nonché debutto in carriera) di Antonella Palmisano nella 35 km.