Fulmine nel futuro: ritratto di Elisa Valensin, la sprinter che sta bruciando le tappe

Nell’ambiente qualcuno parla già di lei come il futuro della velocità azzurra. A quell’età è meglio volare basso, ma ciò che Elisa Valensin sta facendo vedere nei primi scampoli di stagione confermano che c’è un talento che va coltivato.

La 17enne milanese dell’Atletica Bergamo 1959, sabato scorso, ha corso a Padova i 200 metri in 23″79 stabilendo il record italiano allievi nonché quello juniores, cancellando il primato di una certa Dalia Kaddari.

La Valensin, da primo anno allieva, riuscì a conquistare la finale dei 200 metri agli europei Under 20 di Gerusalemme, piazzandosi settima con il personal best di 23″63 al cospetto di atlete di due-tre anni più grandi di lei.


“I 200 metri sono la mia gara preferita e non vedevo l’ora di ripresentarmi sui blocchi dopo la positiva esperienza in Israele – spiega l’allieva di Fausto Frigerio – Era da alcuni mesi che sentivo di poter battere il record italiano”.

Elisa ha scoperto l’atletica grazie alla mamma, che le ha fatto provare diverse discipline sportive prima di portarla al campo. Il suo primo club è stato Forza e Coraggio 1870, poi le esperienze con l’Aspes e il Cus Milano prima dell’approdo con l’Atletica Bergamo. Il divario con il resto dei compagni è sempre stato fin troppo evidente.

“Correvo più veloce dei ragazzi della mia squadra” conferma la Valensin, milanese di Cascina Gobba, che frequenta il terzo anno del Liceo Scientifico Ettore Molinari, indirizzo Scienze Applicate. “Già sabato sera tutti i miei compagni di classe mi hanno mandato tantissimi messaggi di complimenti sul cellulare” racconta Elisa, che ha chiari gli obiettivi per questa prima parte di 2024.


“Spero di vincere il titolo italiano indoor della mia categoria sui 200, cercando di abbassare ancora il crono. L’altro obiettivo era quello di centrare il minimo per i tricolori assoluti sui 60 ostacoli e ci sono riuscita”. Elisa è infatti anche un’ottima ostacolista. Sulle barriere assolute da 84 centimetri, due settimane fa, a Bergamo, ha infatti siglato il tempo di 8″35 (secondo di sempre tra le allieve), che vale il minimo per Ancona.

La rivedremo anche ai regionali di Saronno, mentre dal mese di marzo ci sarà spazio per pensare alle outdoor, dove sarà protagonista anche sul giro di pista, compresi gli ostacoli dove ha un personale di 58″33. “Quest’inverno mi sono concentrata sulle distanze più brevi a livello di preparazione, ma in primavera lavorerò più sulla resistenza”. Magari per sbancare gli europei di Banska Bystrica. O per regalarsi un viaggio a Lima, in occasione dei mondiali under 20.

Di Elisa colpisce la lucidità. “Sono testarda e determinata”. Non ha idoli nell’atletica. A stregarla è stata semplicemente il tartan, diventata la sua ragione di vita. “Ma nello scarso tempo libero, adoro disegnare. E ascolto diversi tipi di musica. Nella mia playlist ci sono Vivaldi, gli ACDC e Sfera Ebbasta”. Passato e presente, insomma. Il futuro è tutto da scoprire. Ma chi ben comincia…

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