A braccetto nella vita, che ha donato loro il privilegio di essere sorelle gemelle omozigoti a partire dal 25 gennaio 2005. A braccetto prima a scuola, poi all’università . A braccetto nell’atletica. Laura ed Elena Ribigini anche in questa stagione si sono ritagliate uno spazio più che dignitoso nel mezzofondo giovanile italiano.
Le ragazze sono allenate da Luigi Esposito all’Atletica Arcs Cus Perugia ed è con l’esperto tecnico del club umbro, reduce da un tour de force non ancora concluso con le finali dei cds, che abbiamo tracciato un profilo e un bilancio sulle gemelle.
“Innanzitutto – spiega Luigi Esposito, che allena le gemelle Ribigini fin dalla categoria Cadette – dobbiamo sottolineare che i risultati di Laura ed Elena sono lusinghieri grazie alla loro serietà e a tante altre qualità come la straordinaria capacità di rimanere concentrate sull’obiettivo. Loro prendono l’atletica molto sul serio e giusto ieri, nonostante un nubifragio, non hanno voluto rinunciare a completare il loro programma di esercizi. E grazie a questo atteggiamento si sono sempre fatte trovare pronte nelle gare che contano. Stanno crescendo in modo graduale, è importante a questa età mantenere carichi equilibrati. Al momento non superano i 70 chilometri settimanali”.
Laura Ribigini nella top ten mondiale under 20
Laura quest’anno è stata tra le migliori mezzofondiste del panorama nazionale. Ha perso in volata la finale dei 5000 metri dei campionati italiani da Lucia Arnoldo ma si è poi rifatta con gli interessi ai mondiali under 20 di Lima.
La 19enne perugina si è esaltata nella finale iridata, chiudendo al nono posto (seconda delle europee in gara) con il tempo di 16’16″96, personal best sulla distanza inferiore di oltre dieci secondi rispetto al precedente siglato ai tricolori di Rieti. “Negli ultimi vent’anni, nella categoria junior, più veloce di lei è stata solo Nadia Battocletti” fa notare Esposito.
Da rimarcare come Laura sia stata in grado di conquistare un doppio pass per i mondiali peruviani, riuscendo a stabilire anche il minimo nei 3000 metri, corsi in 9’30″08 a Foligno.
Elena imbattibile nelle siepi
Elena continua invece a guardare di buon occhio le siepi. Confermatasi campionessa italiana junior della specialità , anche lei ha gareggiato ai mondiali di Lima, uscendo nelle batterie con il tempo di 10’37″44, secondo in carriera dopo il 10’29″53 realizzato a Bruxelles nel mese di maggio.
“Deve migliorare nella tecnica sulla riviera – spiega Esposito – speriamo che possa essere messa in condizione di farlo. E’ incredibile come l’atletica umbra usufruisca di sole due piste in tutta la regione, di cui una, quella di Perugia, chiusa per due mesi d’estate a causa dell’Umbria Jazz. Dove ci alleniamo? Per strada o in campagna, ma chi fa gli ostacoli o i salti in pedana come fa?”.
Futuro endurance
Laura ed Elena hanno caratteristiche molto simili, come impone la genetica. Si allenano insieme e hanno prestazioni quasi sovrapponibili, “tanto che a chi mi chiede chi sia la più forte io non so dare una risposta. Posso raccontare che pochi anni fa, durante le gare, si giocavano la vittoria in volata agli ultimi 100 metri”.
“Sono destinate a recitare un ruolo da protagonista nell’endurance, non ci sono dubbi – analizza il tecnico dell’Arcs Cus Perugia – ne parlavo pochi giorni fa anche con il responsabile federale del settore, Federico Leporati. E questo sta già costando loro tanti sacrifici. Quest’estate, dopo i campionati italiani di Rieti, sono andate in montagna a Roccaraso per preparare i mondiali. Non hanno fatto neanche un giorno di mare. Allungare le distanze? Ci sarà tempo per tutto, ma prima bisogna supportare al massimo la crescita tecnica, organica e muscolare. In proiezione sono atlete che a mio avviso possono correre la maratona in 2h25‘”.
Ma la stagione di Laura ed Elena può considerarsi finita? Neanche per sogno. Perché chiusa la parentesi in pista, arrivano le gare su strada e le campestri, dove entrambe hanno già indossato la maglia azzurra agli europei. Nel loro mirino ci sono gli italiani di corsa su strada di Arezzo a ottobre e gli Europei di cross di Antalya a dicembre. Nel frattempo, prosegue l’avventura da studentesse. “Si sono diplomate con 100/100 al liceo scientifico e l’anno scorso hanno superato con brillantezza i test per medicina veterinaria“. Sempre a braccetto, nello sport come nella vita.
foto Grana / Fidal