Mezzofondo giovani: Elena Irbetti lavora all’estate del riscatto

Il nostro viaggio nel mezzofondo giovanile prosegue con il personaggio di Elena Irbetti, non ancora 17enne (classe 2007) di Vezzano Ligure, specialista degli 800 metri.

Nel 2023, al primo anno nella categoria allievi,  Elena si è laureata campionessa italiana indoor sul doppio giro di pista, oltre ad aver stabilito il nuovo primato nazionale dei 600 metri (1’29”82).

L’inizio del 2024 ha avuto un sapore dolce-amaro per la ragazza allenata da Chicco Leporati, il responsabile Fidal di settore. Un doppio secondo posto ai tricolori al coperto di Ancona, in entrambe le occasioni alle spalle di Giorgia Martini, altro talento in erba.


“A febbraio – racconta Elena Irbetti, portacolori dell’Atletica Duferco La Spezia, la società che a fine giugno organizzerà gli Assoluti – non ero al massimo della condizione, anche perché mi era mancata la continuità negli allenamenti a causa di una fastidiosa tendinite”. Che tuttavia non le aveva impedito di correre gli 800 al Memorial Giovannini con un sensazionale 2’07”47, secondo crono nazionale all-time e pass staccato per Banska Bystrica, sede degli europei di quest’estate. “Per come è maturato, non me lo sarei mai aspettato alla prima gara di stagione”.

Anche nell’estate del 2023, le cose non erano andate per il verso giusto. “Sono stata ferma due mesi per una microlesione esterna da stress a una vertebra. Ho saltato tutte le gare e ho ricominciato a correre a metà settembre”.

Naturale che nella testa di Elena ci sia una grande voglia di riscatto per gli appuntamenti di un anno fondamentale per la conferma del suo talento. Le sedute di lavoro con Leporati si intensificano, con la tecnica come osservato speciale.

“Devo migliorare sulla rapidità degli appoggi a velocità più basse, mentre quando si viaggia ad alto ritmo riesco a essere più reattiva – spiega – Stiamo curando anche la parte aerobica e durante la preparazione invernale non ho mai corso molti chilometri, al massimo 5.000 metri. L’obiettivo è non avere più problemi fisici: se ci sarà la condizione, sono convinta di poter difendermi bene nei miei 800 sia agli italiani che agli europei”.


Elena Irbetti ha cominciato con l’atletica molto presto, ai tempi della scuola primaria, dopo una breve esperienza nella ginnastica ritmica e nel nuoto, “ma solo per imparare a nuotare – precisa – La verità è che corro da sempre, la corsa è una parte di me. Da piccola mi presentai per divertimento alla podistica del paesino di montagna dove ho sempre trascorso le vacanze con i miei genitori, Cerreto Alpi, nell’Appennino Tosco-Emiliano. Arrivai seconda dopo una giornata passata nei boschi e quel giorno forse ho capito che l’atletica era il mio sport. Poi, in pista, ho iniziato a sentire mie per le gare più lunghe”.

Come quando si è aggiudicata il suo primo titolo italiano, nei Cadetti, sulla distanza dei 1000 metri. Era il 2022 e si correva a Caorle. “Un sogno che si è realizzato, ricordo benissimo come ho saputo gestire quella gara. E’ stata la mia più grande emozione oltre a quella del record italiano nei 600 metri stabilito all’Arena Civica di Milano”.

Elena sta crescendo col mito di Femke Bol (“mi piace anche dal punto di vista umano, per quello che traspare dai social) ma anche con le figure di Nadia Battocletti e Ludovica Cavalli come riferimenti.
Se si piazza davanti alla tv, guarda il ciclismo e il tennis, specie ora che Sinner va per la maggiore. Frequenta il terzo anno del Liceo Scientifico Sportivo Pacinotti di La Spezia. L’italiano e la chimica le materie a cui dedica volentieri un occhio di riguardo. Ora l’esordio outdoor: dovremmo vederla in pista già sabato prossimo, a Brescia, sui 500 metri. Che sia un buon inizio.

foto apertura Grana / Fidal

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