Il primato italiano di Federico Riva nel miglio: l’analisi di coach Di Saverio

Ai Bislett Games di Oslo, Federico Riva ha scritto una pagina storica per l’atletica italiana, migliorando dopo 33 anni il primato italiano del miglio che apparteneva a Gennaro Di Napoli.

Il 24enne romano delle Fiamme Gialle, dopo un ottimo 2024, da quest’anno è atleta del team europeo di On ed è allenato dal tedesco Thomas Dreissigacker: ha scelto di lasciare Roma per compiere quell’ulteriore salto di qualità per correre al fianco dei più forti al mondo.

La sua stagione all’aperto è iniziata come meglio non si poteva. Il 3’49″72 con cui Federico Riva ha tirato giù due secondi al precedente record nazionale nei 1609 metri in Norvegia è arrivato a pochi giorni dall’eccezionale 1’44″80 negli 800 del Palio della Quercia e dal 3’31″42 nei 1500 del Golden Gala.

Federico Riva ai Giochi di Parigi.


“A Oslo Federico non è partito forte come consuetudine. Ha preso 10 metri dai migliori ma negli ultimi 500 si è rifatto sotto. E’ questo il modo di correre che per lui paga: la sua prima parte è sempre conservativa, nella seconda riesce a dare il meglio di sé mentre gli altri sono a corto di energie” spiega Vittorio Di Saverio, lo storico tecnico che l’ha allenato fino all’anno scorso e che ancora oggi continua a seguirlo quando Federico si trova nella Capitale.

Un record annunciato dopo il crono del Golden Gala sui 1500

“Dopo il 3’31” possiamo dire che era un record annunciato, dal momento che bisognava aggiungere solo 109 metri a quella base. Ma una cosa sono le previsioni e un’altra cosa sono le gare. Federico è in grandi condizioni e nell’ultimo periodo ha lavorato bene dal punto di vista del lato aerobico estensivo”.

Riva si era guadagnato una corsia per i Bislett Games di Oslo in extremis, grazie al 3’31” realizzato all’Olimpico pochi giorni prima. Ora lo attendono una serie di test intriganti nella distanza prediletta, i 1500, dove potrebbe attaccare il primato italiano di Pietro Arese (3’30″74).

foto di Erin Groll

Federico tornerà in pista domani per la tappa di Stoccolma, sempre in Diamond League. Il 24 sarà al Meeting di Ostrava (Continental Tour Gold) e il 19 luglio ancora in DL a Londra. “Ma il calendario, in base ai tempi che fai, è sempre in aggiornamento” osserva Di Saverio, che sottolinea come il livello nel mezzofondo continui inesorabilmente ad alzarsi.

Ma fino a dove può spingersi l’atleta di Casalpalocco in questa stagione? “Nei 1500 – spiega il tecnico romano – secondo me vale i 3’30”. Con un pizzico di fortuna e la gara giusta anche 3’29″80“… Vedremo alle prossime gare cosa succederà, poi ci sarà un blocco di lavoro importante prima del mondiale di settembre”.

Di Saverio torna infine sui benefici dell’ingresso di Federico Riva nel team On. “Entrare nel nuovo gruppo l’ha aiutato anche dal punto di vista mentale. Adesso è monitorato a 360° da diversi professionisti e può allenarsi con altri atleti forti. Qui a Roma eravamo solo io e lui. Quando è capitata l’occasione, l’ho spinto ad accettare la nuova avventura perché significava poter perfezionarsi e aspirare a nuovi grandi traguardi”.

foto in copertina di Grana / Fidal

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