Prove multiple/2 – Il ritorno di Sveva Gerevini. Coach Frittoli: “Non ha mai smesso di lavorare, nel mirino il record italiano”

Prove multiple, un ritorno dopo l’altro. Ieri abbiamo parlato del timido rientro alle gare di Dario Dester, primatista italiano del decathlon condizionato per tutta la stagione dagli infortuni.

Oggi tocca a Sveva Gerevini, compagna di allenamenti (e di stimoli) di Dester tra Cremona, Bologna e Modena e ferma dall’inizio dell’estate per la frattura composta di un ossicino del metatarso verificatasi alla vigilia del Meeting di Goetzis, il più prestigioso appuntamento per decatleti ed eptatlete della stagione outdoor, dopo grandi speranze e un ottimo europeo indoor con il personale nel salto in alto e l’ottavo posto finale.

In Austria, Sveva Gerevini, portacolori dei Carabinieri, aveva messo nel mirino il record italiano, dove ha un primato di 6028 punti stabilito agli Europei di Monaco di Baviera lo scorso anno (il riferimento sono i 6185 punti di Gertrud Bacher, 1999, ndr).
Invece l’ennesimo stop ai box, tanta forza di volontà per andare avanti e la luce in fondo al tunnel che comincia a intravedersi, con la preparazione invernale già cominciata agli ordini di coach Frittoli.



“Il problema di Sveva – spiega il tecnico Pietro Frittoli, lo stesso che segue Dario Dester – è la sua naturale conformazione del piede, avendo quest’ossicino più lungo della norma e che ha sempre espresso fragilità negli ultimi anni. Diciamo che per gli altri atleti non dovrebbe rappresentare un problema, non per lei che con quell’osso impatta il terreno nelle prove a ostacoli. Noi ne abbiamo sempre tenuto conto, lavorando con carichi piuttosto calmierati, nonostante la ragazza non sia una facilmente “rallentabile” quando si parla di allenamenti. Sveva ha una capacità di lavoro davvero notevole e spesso dobbiamo discutere per contenerla e non strafare”.

Come sta adesso Sveva?
“Trattandosi di un piccolo distacco composto, si è sottoposta a delle cure e adesso risulta completamente guarita. Però dobbiamo sempre stare attenti alla conformazione del suo piede”.

Come ha vissuto questi mesi?
“Non ha mai smesso di lavorare e insieme ci siamo inventati di tutto. Si è dedicata alla cyclette, alla piscina e ai lavori scarichi in palestra. Se lei non si allena un giorno, si sente in colpa. E’ fatta così. Adesso ha ripreso a saltare e speriamo di poter recuperare il tempo perduto”.



Su cosa deve lavorare per migliorarsi nell’eptathlon?
“Sveva è ancora debole nei lanci e ciò può sembrare paradossale, essendo da sempre nel mio gruppo oltre ad aver vinto il titolo italiano juniores del giavellotto. Eppure, quando si confronta a livello internazionale, paga dazio. Soprattutto nel getto del peso. Ma è normale, considerata la sua struttura esile. Non arriva a 60 kg…”.

E nelle altre discipline?
“Nel giavellotto la situazione sta migliorando, così come nei salti. I suoi punti di forza sono la resistenza e la velocità. Ha il quinto tempo dell’anno nei 100 ostacoli e il settimo nei 200 metri a livello assoluto. Risultati per nulla banali”.

Il prossimo è un anno ricco di eventi. Sveva cosa spera di ottenere?
Per lei è fondamentale allenarsi con continuità e mettersi alle spalle un anno davvero buio. Se sta bene, il primato italiano a lungo inseguito può essere alla sua portata, contando di partecipare sia agli europei che ai Giochi Olimpici”.

Ieri Atleticamagazine.it ha parlato con coach Frittoli di Dario Dester. Rileggi l’articolo…

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