Un sabato coi botti: Furlani a Suzhou, Jacobs a Jacksonville

Mattia Furlani e Marcell Jacobs. E’ tempo di debutti per i due assi dell’atletica italiana, a migliaia di chilometri di distanza dall’Italia. Furlani, medaglia d’argento ai mondiali indoor nel salto in lungo, esordisce domani all’ora di pranzo (primi salti alle ore 13,39) a Suzhou, nella seconda tappa della Diamond League che ha preso il via settimana scorsa sempre in Cina, a Xiamen, con l’emozionante record del mondo di Duplantis.

Primo test all’aperto per l’allievo di Khaty Seck, che per l’occasione se la vedrà con due campioni del mondo: il giamaicano Tajay Gayle, iridato a Doha 2019, e il cinese Wang Jianan, che vinse l’oro a Eugene due anni fa. Nel plotone di gara altri sette saltatori con accrediti superiori agli 8,22, tra i quali Carey McLeod, bronzo a Glasgow alle spalle dell’azzurro e del vincitore Tentoglou.

Qui le principali stelle da seguire a Suzhou: rispetto al primo annuncio, non ci sarà Shericka Jackson.

In serata, a Jacksonville, località della Florida in cui si è trasferito dallo scorso autunno e si allena alla corte di Rana Reider, comincia l’avventura stagionale per Marcell Jacobs, impegnato in un 100 metri casalingo che vedrà al via i compagni d’allenamento Trayvon Bromell, Andre De Grasse e Sani Brown.

Jacobs non gareggia sulla distanza dal 10 settembre del 2023, quando presenziò al meeting di Zagabria con un poco entusiasmante 10″08.


Il campione olimpico di 100 e 4×100 dovrebbe scattare dai blocchi alle ore 21 italiane, nel meeting East Coast Relays. Previste quindici serie, il portacolori delle Fiamme Oro occuperà la sesta corsia della prima, con tutti i più forti.

Jacobs non è ancora qualificato ufficialmente per i Giochi di Parigi. La gara di Jacksonville e le altre che verranno dopo i mondiali di staffetta alle Bahamas (Sprint Festival di Roma il 18 maggio, meeting di Ostrava del 28) saranno occasioni utili per staccare il pass diretto correndo i 10″ netti richiesti dal minimo.

Non dovesse riuscirci da qui a fine luglio, facendo tutti i debiti scongiuri, al poliziotto delle Fiamme Oro basterebbe comunque rientrare tra i primi 56 sprinter del ranking mondiale per andare a Parigi.

foto Grana / Fidal

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