World Relays, alle Olimpiadi anche la 4×100 donne con il terzo tempo di sempre

fonte FIDAL

Un ottimo 42″60, terzo crono di sempre che sarebbe valso il secondo posto nella finalissima, ha regalato all’Italia il quarto pass olimpico su cinque nelle staffette alle World Relays disputate alle Bahamas.
Nella seconda e ultima giornata della rassegna caraibica, le ragazze della 4×100, in una formazione inedita, non hanno fallito l’obiettivo, centrando il miglior tempo nel turno di ripescaggio con il successo in batteria davanti alla più quotata Costa d’Avorio.

In pista, oltre a Zaynab Dosso e Dalia Kaddari (spostata in seconda frazione), hanno corso Irene Siragusa, che ha sostituito la capitana Anna Bongiorni infortunatasi nel riscaldamento, e Arianna De Masi, debuttante in azzurro dopo il roboante 11″30 dello Sprint Festival e preferita, rispetto a domenica notte, ad Alessia Pavese.

La prova azzurra sottolinea l’ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico e la qualità di coloro che inizialmente sono partite per Nassau nel ruolo di riserva e si sono poi fatte trovare prontissime – anche in zona cambio – nel momento più importante.

Niente da fare per la 4×400 mista

Il compito alla vigilia era molto difficile per la 4×400 mista, considerato il lotto delle pretendenti iscritte alle World Relays. Nonostante i cambi operati dallo staff tecnico, con l’arrivo in ultima frazione di una brillantissima Alice Mangione, gli azzurri non sono riusciti a strappare la carta olimpica, chiudendo al quarto posto (3’16″47) la batteria di ripescaggio.


Squalificata la 4×100 uomini

La 4×100 uomini, approdata ieri in finale con una certa disinvoltura, ha invece chiuso la propria corsa fuori settore, tra la seconda e terza frazione, al cambio tra Jacobs e Patta. Italia terza al traguardo (38″13) dietro Usa e Canada ma presto squalificata.

Nelle altre due finali della giornata conclusiva delle World Relays che vedevano impegnate le due staffette del miglio, è arrivato un quinto posto della 4×400 maschile (Sito-Aceti-Scotti-Re) in 3’01″60 (oro al Botswana), e un sesto della 4×400 femminile (Borga-Folorunso-Troiani-Trevisan) in 3’27″51 (oro agli Stati Uniti).

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