Budapest ha messo le ali a Elisa Molinarolo: personale a 4.65 e prima azzurra in finale mondiale nell’asta

La terza serata dei mondiali di Budapest, che si è chiusa con quella saetta di Sha’Carri Richardson nei 100 piani, ha messo le ali a Elisa Molinarolo.
La 29enne di Soave, terra di grandi vini, si è guadagnata l’accesso alla finale del salto con l’asta con uno straordinario 4.65 al secondo tentativo, ritoccando il suo primato personale di ben nove centimetri rispetto al 4.56 firmato quest’anno a Caorle.

La veronese ex ginnasta e allieva di Marco Chiarello è stata semplicemente perfetta, conquistando con il pass diretto – e per la prima volta in una grande rassegna internazionale all’aperto – un posto tra le prime 12 che si giocheranno le medaglie mercoledì.

In precedenza Elisa aveva saltato al primo colpo le altre misure (4.20, 4.35, 4.50), palesando una eccellente condizione fisica e mentale raggiunta nel momento topico della stagione.

“Volevo fortemente la Q grande – ha detto Elisa Molinarolo riferendosi alla lettera che accompagna l’atleta in grado di saltare la misura che vale l’accesso diretto alla finale – ma una cosa è dirlo, una cosa è farlo. Stasera è uscito fuori al momento giusto tutto il lavoro che ho fatto per questo mondiale. Agli Euroindoor di Istanbul ero rimasta fuori dalla finale per un nullo e oggi volevo essere un cecchino, cercando di superare tutti i salti al primo tentativo”.

Elisa Molinarolo



“Quando ho saltato 4.60 e ho migliorato il mio personale – ha continuato l’astista delle Fiamme Oro – ho vissuto delle emozioni particolari. Potevo già essere felice così, ma volevo a tutti i costi la finale e ora, in attesa di mercoledì, mi godo il fatto di essere tra le dodici migliori al mondo. Un grazie speciale alla mia famiglia, che mi sopporta da tempo”.

Nell’occasione, Molinarolo è la prima italiana a raggiungere una finale del salto con l’asta nella storia dei mondiali. Ed è la seconda azzurra all-time a livello di prestazione, alle spalle della primatista italiana Roberta Bruni (4.72 a Rovereto 2022) che invece non è riuscita a superare i 4,50 ed è dunque uscita anzitempo di scena.

Per la cronaca, le qualificazioni hanno mietuto vittime eccellenti: tra tutte, la numero 2 del ranking 2023, la neozelandese McCartney e la greca Ekaterini Stefanidi, alle prese con problemi fisici.

Foto Grana / Fidal

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