Dubbi e cerotti, le staffette maschili azzurre per Budapest sono un rebus

Quella delle staffette è stata una stagione a dir poco travagliata. Il prof. Filippo Di Mulo, responsabile della velocità azzurra, e il suo staff hanno dovuto fare i conti tutto l’anno con incognite e infortuni, un trend che non accenna ad arrestarsi nemmeno alla vigilia di questi mondiali.

La 4×100 è riuscita a qualificarsi per il rotto della cuffia, in occasione dei campionati italiani juniores di Grosseto: in una gara organizzata in fretta e furia per non rischiare di restare fuori dalle sedici formazioni per Budapest, il quartetto composto da Roberto Rigali, Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Samuele Ceccarelli, manco a dirlo in formazione inedita, hanno fatto segnare un fantastico 38″04 che ha risollevato il morale in casa azzurra dopo un paio di tentativi andati a vuoto.

Quest’anno avevano fatto parte delle varie staffette 4×100, con risultati alterni, anche il siracusano Melluzzo e Marco Ricci, poi l’inserimento in extremis di Rigali in prima frazione e l’ennesimo cambio di formazione, chiudendo con Ceccarelli, il meno avvezzo al passaggio di testimone e alla corsa in curva.

A Budapest l’incognita più grande è rappresentata da Marcell Jacobs: dopo i 100 tra sabato e domenica, si capiranno le condizioni del campione olimpico e quindi il suo possibile impiego per la staffetta.

Con Jacobs ci sarà da ridisegnare la formazione: Patta potrebbe tornare allo start e Tortu (anch’egli con una spalla non completamente ristabilita) in terza frazione. Il finale di Ceccarelli non dovrebbe essere in discussione.

E’ chiaro che tutto dipenderà da quello che succederà in Ungheria, al netto dei test fatti dagli azzurri nell’ultimo raduno romano. Anche Desalu, manco a dirlo reduce da uno stop, non è ancora tagliato del tutto fuori.

Ma i cerotti, negli ultimi giorni, hanno fatto capolino anche nella 4×400. A Budapest infatti non ci sarà Vladimir Aceti, a causa di una microfrattura vertebrale.
I dubbi dell’ultim’ora riguardano però Edoardo Scotti, che ha rimediato una forte contrattura al bicipite femorale.

“Ieri ha provato, ma ancora il problema non si è risolto, stiamo aspettando ulteriori esami – racconta al telefono Filippo Di Mulo, da poche ore a Budapest – Speriamo che riesca a raggiungerci, perché anche la sua assenza, dopo quella di Aceti, sarebbe un bel problema”.

Una 4×400 dunque sulla carta tutta da reinventare. Di certo Scotti non prenderà parte alla staffetta mista in programma nella giornata inaugurale dei campionati.

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