Alimentazione e mondiali, Francesco Fagnani ci svela preparazione e pasti di Gaia Sabbatini per i 1500

Un’attenta alimentazione per gli atleti professionisti fa ormai parte dell’intero pacchetto legato alla preparazione da seguire per rendere le prestazioni piĂ¹ performanti.

Francesco Fagnani, romano di 35 anni, è specialista in Nutrizione per lo Sport e supporta diversi atleti della Nazionale impegnati ai prossimi campionati mondiali, tra i quali Zaynab Dosso, Alice Mangione, Alessandro Sibilio e Gaia Sabbatini, la mezzofondista abruzzese che sarà la prima a debuttare in pista domani, sabato 19 agosto, nelle batterie dei 1500 metri, previste per le ore 13.15.

Proprio su Gaia Sabbatini, che quest’anno ha migliorato il suo personale scendendo a 4.01.24, abbiamo chiesto a Francesco di spiegarci come hanno preparato insieme i mondiali e come si affronta la gara dal punto di vista alimentare.



Francesco, intanto come sta Gaia? Abbiamo visto su un video di Instagram che vi siete allenati insieme negli scorsi giorni…
“Quando ho tempo riesco anche ad aiutarla negli allenamenti, essendo anche io un runner. Gaia sta molto bene, a giudicare dall’ultimo esame impedenziometrico e da altri test effettuati con i preparatori atletici che curano la forza, Riccardo Carbonaro e Laura De Dominicis, e al suo allenatore Andrea Ceccarelli. Abbiamo incrociato i dati a disposizione e da questi risulta che Gaia è al top, sta meglio delle Olimpiadi di Tokyo e questo fa ben sperare”.

Attorno a Gaia ruota un team molto affiatato.
“E’ bello lavorare con tutte le figure specializzate che compongono una vera squadra. Oltre ai nomi citati, bisogna menzionare l’osteopata Cristian Bruno, la posturologa Monia Petrizzelli e la psicologa dello sport Flaminia Bolzan”.

Come si prepara il mondiale con una mezzofondista dal punto di vista della nutrizione?
“In maniera molto meticolosa, soprattutto con le ragazze, che pongono un’attenzione particolare al cibo e quindi è forte il rischio di incorrere in effetti controproducenti. Ci deve essere un approccio soft per poi procedere a imbuto ed essere sempre piĂ¹ accorti nell’assunzione di tutti i nutrienti man mano che si avvicina l’evento. L’alimentazione varia in base alle sessioni di allenamento: tiene conto delle ripetute, dei giorni con le doppie, dell’intensitĂ  ecc. E poi si tengono in conto tanti altri fattori: dall’altura alle varie fasi ormonali. Una miriade di aspetti affettivi e psicologici entrano in gioco e bisogna essere bravi a trovare il giusto compromesso per ogni atleta”.

E l’avvicinamento alla gara, che richiede la massima performance?
“Nei dieci giorni precedenti alla prova iridata bisogna massimizzare le riserve energetiche, cercando di integrare tutti i nutrienti in egual misura per garantire linfa e tonicitĂ  alla muscolatura. La sera prima cerchiamo di ottenere un boost con un pasto piĂ¹ abbondante, soprattutto con piĂ¹ carboidrati”.



Sabato Gaia Sabbatini sarĂ  impegnata all’ora di pranzo nelle batterie. Come sarĂ  la colazione?
“Ecco, la colazione dipende molto dalle preferenze dell’atleta. Gaia arriverĂ  da una scorta di benzina non indifferente dalla sera precedente e farĂ  una colazione altrettanto abbondante alle 7,30, un mix di dolce e salato. Fette biscottate, miele o marmellata, del prosciutto, uova. Dipende anche dalla disponibilitĂ  del luogo, ma a Budapest non ci saranno problemi”.

E poi?
“Dopo la prima attivazione muscolare, prevista intorno alle 10, c’è lo spuntino. Di solito si fa un’ora prima della gara, Gaia accorcia a 40 minuti. MangerĂ  qualcosa di leggero, giusto una barretta tecnica che aiuta anche dal punto di vista psicologico e serve a evitare quella sensazione spiacevole di svuotamento gastrico”.

Se, come ci auguriamo, Gaia dovesse qualificarsi per semifinali e finali, correrà nel tardo pomeriggio. In quel caso, il pranzo è fondamentale.
“Non mancheranno carboidrati e proteine, nello specifico carne bianca. Rispetto alla pasta è da preferire il riso, che garantisce un indice glicemico piĂ¹ elevato”.

Foto Grana e Colombo/Fidal

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