Salti e lanci: Duplantis, Barshim, Rojas e Crouser le stelle più attese

Poche ore ormai ci separano dall’inizio dei campionati mondiali di Budapest e se da velocità e ostacoli ci attendono sfide da non perdere, anche i concorsi offrono un piatto altrettanto ricco e carico di ambizioni.

In campo maschile, il salto in alto spicca per il tentativo di poker consecutivo di Mutaz Barshim. Il qatarino dovrà però vedersela con il nostro Gianmarco Tamberi, con il quale divise l’oro olimpico due anni fa, l’americano Harrison e il coreano Woo, oltre ai saltatori dell’Oceania che corrispondono al nome di Kerr e Starc.

Nel salto con l’asta c’è una delle star più attese dell’intera rassegna ungherese, quel Mondo Duplantis che gareggerà più che altro contro se stesso e proverà ancora a migliorare il record del mondo, portato in inverno fino a 6.22 dallo svedese.

Nel salto in lungo non ci sono state grandi misure all’aperto, ma il grande favorito resta il greco Tentoglou. Gli indiani Aldrin e Sreeshankar, il nostro Furlani, il giamaicano Gayle e lo svizzero Ehammer i possibili outsider per le medaglie.

Nel salto triplo il grande assente dell’ultim’ora è Pablo Pichardo: la lotta per l’oro è dunque apertissima a più soluzioni. In prima linea si candidano il 18enne Hibbert e il burkinabé Zango.

Il getto del peso è, tra i lanci, quello dove ci giochiamo le nostre chance con il campione europeo indoor Zane Weir e Leonardo Fabbri. L’americano Crouser, autore del primato del mondo quest’anno con la misura di 23,56, sembra inavvicinabile. Per il podio ci sono però Walsh, Kovacs, Stanek e Otterdahl.

Nel disco fari puntati sulla sfida Svezia-Slovenia tra il campione olimpico Daniel Stahl e il campione del mondo Kristjan Ceh. Nel martello sarà Polonia contro resto del mondo: il favorito è Nowicki, ma occhio al colpo di coda del cinque volte campione del mondo Fajdek. Il giavellotto non ha avuto più punti di riferimento a livello di Nazioni negli ultimi anni. Per l’oro concorrono soprattutto il tedesco Weber, l’indiano Chopra e il grenadino Peters.

In campo femminile, pronostici aperti tra almeno 4-5 nomi nell’alto: le australiane Olyslagers e Patterson sembrano essere favorite rispetto alle europee Mahuchikh, Gerashcenko e la giovane Topic.

Anche nell’asta poche certezze: Sandi Morris viene da una stagione poco esaltante, la connazionale Katie Moon, campionessa olimpica e mondiale in carica, potrebbe avere la strada spianata. Occhio anche alla neozelandese Mc Cartney, all’esperta Stefanidi e alla campionessa europea Murto.

Nel lungo, senza la detentrice Mihambo, altro pronostico aperto: Ivana Spanovic e Maryna Beck vorrebbero dominare sulle giovanissime Smith, Assani e la nostra Iapichino.

Contorni più definiti nella gara del triplo, perché la tre volte iridata Yulimar Rojas difficilmente cederà lo scettro in favore delle rivali cubane Perez e Povea.

Capitolo lanci: nel peso possibile duello tra la favorita Ealey e la connazionale Ewen.
Tra le discobole, la Allman è quella che offre più garanzie per la finale mondiale, ma dovrà guardarsi bene le spalle dalla cinese Feng Bin e dall’eterna Sandra Perkovic.

Gli Usa prenotano anche il martello, con Brooke Andersen e DeAnna Price, mentre nel giavellotto la più accreditata è la giapponese Kitaguchi.

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