Femke Bol: il progetto tecnico dei 14 passi e la barriera dei 51 secondi nel mirino

Femke Bol è una delle campionesse più attese di questo 2024. L’olandese allenata da Laurent Meuwly è pronta a scrivere altre pagine della sua formidabile carriera dopo un 2023 scintillante che l’ha vista primeggiare non solo in pista (oro europeo indoor nei 400 piani con record del mondo e nella 4×400, oro mondiale a Budapest nei 400 ostacoli e nella 4×400) ma anche trovare l’accorgimento tecnico che le ha permesso di correre ancora più forte.

Come ha raccontato Meuwly ad Athletics Weekly, dopo il bronzo di Tokyo e un 2022 in cui l’olandese, nonostante le eccellenti condizioni fisiche, non riusciva ad abbassare i tempi, la Bol si è resa conto di essere “alla fine di un progetto tecnico, quello dei 15 passi tra un ostacolo e l’altro“.

Nel 2023 si è presentata in pista una nuova Femke Bol, capace di compiere 14 passi nei primi sette ostacoli per poi massimizzare lo sprint tornando ai tradizionali 15 passi per valicare gli ultimi tre.

“Correre in quel modo significava stravolgere le sue abitudini – ha spiegato Meuwly – Ma abbiamo capito sin dall’inizio che era la giusta strada da percorrere”.

Il resto è storia. A febbraio, Femke ha dato un assaggio di ciò che avrebbe combinato di lì a poco, realizzando il personale sulla distanza spuria dei 500 metri e il record nazionale indoor dei 200 metri (22.87).


Ai campionati nazionali, l’olandese ha quindi stampato il record del mondo indoor dei 400 metri (49.26) battuto a 41 anni di distanza da quello di Jamila Kratochvilova.
Poi la doppietta agli europei in sala di Istanbul e il dominio in Diamond League, dove la vera Bol, perfettamente a suo agio con i nuovi passi, si è vista dal meeting di Londra in avanti.

Ad agosto, infine, il coronamento di un’annata perfetta con l’oro con record europeo sui 400hs: 51.45, terzo tempo di sempre arrivato dopo uno dei momenti più difficili per Femke Bol, stramazzata al suolo sul rettilineo d’arrivo da ultima frazionista della 4×400 mista, vedendo sfumare il successo al cospetto degli Usa.

“Dopo quella gara, le ho dato alcuni compiti tecnici per le prime due batterie dei 400 ostacoli in modo che lei dimenticasse quanto era accaduto e tenesse impegnata la mente con altri pensieri. Così Femke non ha fallito gli obiettivi iridati ed è oggi la leader incontrastata della specialità, complice anche l’impegno sempre più massiccio di Sydney McLaughlin (assente a Budapest) sui 400 metri” ha detto il tecnico.

La missione di Femke per il 2024 non può che essere quella di conquistare l’oro olimpico che le manca in bacheca (fu bronzo a Tokyo nel 2021), così come l’oro mondiale indoor (e Glasgow cade a fagiolo…).

“Non cambieremo nulla di ciò che abbiamo fatto nella passata stagione – ha spiegato Meuwly – L’anno olimpico non significa dover stravolgere gli allenamenti o fare di più. Femke va benissimo così e dobbiamo solo augurarci che sia in piena salute. Se sarà così, penso che lei possa vincere le due competizioni che le mancano e correre ancora più veloce, possibilmente sotto i 51 secondi“.

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