Palmisano-Trapletti e la marcia che non tradisce mai: una è leggenda, l’altra oscar alla carriera

La prima giornata dei Campionati europei di Roma è andata in archivio con il super bottino di 4 medaglie per l’Italia.
A inaugurare il positivo esordio della spedizione azzurra ci ha pensato la coppia Palmisano-Trapletti. Ancora una volta la marcia ha tenuto fede alla propria tradizione. Stavolta con una doppietta firmata da due guerriere della Nazionale. Antonella Palmisano si porta a casa il primo titolo europeo, dopo esser stata campionessa olimpica e aver vissuto in mezzo a questi due trionfi un’autentica Odissea.
Valentina Trapletti corona a quasi 39 anni (ma non ditelo in giro, ci ha detto in zona mista ieri ridendo) una carriera vissuta ad altissimi livelli a cui mancava però l’acuto in campo internazionale.

Antonella Palmisano: ora il sogno del bis olimpico

Solo poco più di un anno fa, tutti i rebus sul pieno recupero, non erano stati risolti. La voglia di tornare a competere per la vittoria, dopo i mesi difficili vissuti dopo l’oro di Tokyo, si è scontrata a lungo con le incertezze legate alla salute, dovuti a un’anca che non voleva saperne di concederle tregua.

I primi miglioramenti sono arrivati, come manna dal cielo, nel 2023. E la risalita è stata dirompente. Il bronzo di rabbia ai mondiali di Budapest aveva rappresentato la rinascita. Prima che l’affaccio sulla nuova stagione proponesse un altro punto nodo da sciogliere, ovvero il cambio inatteso di allenatore.


Un azzardo, si diceva, passare da Patrick Parcesepe al marito Lorenzo Dessi. Antonella ieri ha smentito gli scettici, confermando di aver trovato serenità e un nuovo equilibrio, senza per questo dire che sia stato facile.

Dei grandi obiettivi del 2024, il primo è già in bacheca. Con uno strapotere indiscusso. E l’eleganza tecnica che da anni la contraddistingue. Una condotta di gara perfetta, senza la minima esitazione. L’abbraccio dell’Olimpico, avvolta nel tricolore, è il miglior segnale per portare avanti, da domani, il progetto di un clamoroso bis a cinque cerchi in quel di Parigi.

Valentina Trapletti: l’impresa nata ad Antalya

Un segnale forte, Valentina Trapletti, l’aveva mandato ai mondiali a squadre di Antalya, quando in modo del tutto inatteso era andata a inghiottire una dopo l’altra le avversarie che le stavano davanti e portato l’Italia della staffetta mista al trionfo con tanto di pass olimpico.

Il podio di Roma con Palmisano-Trapletti.


In Turchia si era capito che per Valentina stava per arrivare la grande occasione. Da Londra 2017 a Budapest 2023, passando per i Giochi olimpici e le edizioni tedesche degli europei, c’era sempre stata nella 20 km. Finendo nella top ten o poco più in basso. Il miglior piazzamento due anni fa, il quinto posto di Monaco. Ma l’aria di casa, la carica della staffetta mista, il fantastico anello attorno ai Marmi e l’azzurro di Antonella Palmisano come riferimento fisso là davanti devono averle fatto pensare che non fosse più il caso di rinviare l’appuntamento con la storia. La medaglia d’argento è dunque il giusto riconoscimento a un’atleta che ci ha sempre creduto e lottato con tutte le sue forze.

Oggi giornata per cuori forti

Archiviato il Palmisano-Trapletti show e metabolizzate le altre due imprese di Nadia Battocletti (oro nei 5000 metri, ne riparleremo) e della 4×400 mista d’argento (ma che emozione vedere Alice Mangione resistere alla rimonta di Femke Bol), stasera ci sarà da tenere a bada le coronarie. Jacobs, Fabbri, Fortunato, Furlani e Simonelli sono i nomi che potrebbero regalarci un sabato da impazzire.

Potrebbe interessarti anche...

Gli articoli di questo autore

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *