Valentina Vaccari: l’atletica come divertimento sognando le gesta di Femke Bol

L’anno scorso ha dominato tra le under 18, facendo man bassa di titoli italiani oltre a siglare il record nazionale sui 400 metri, correndo in 53″81 sia in sala (Ancona) che all’aperto (Modena).
L’avventura da junior è iniziata come da pronostico per Valentina Vaccari, talentuosa quattrocentista dell’Atletica Bergamo 1959, che due settimane fa si è laureata campionessa italiana con il crono di 54″78.

Corsa composta, passo ampio e tanto divertimento in pista compongono la ricetta vincente per questa freccia lombarda classe 2006 e figlia d’arte. “I 400 metri è proprio la mia gara, faccio poca fatica rispetto alle altre distanze – spiega Valentina – Nei 200 devo velocizzare le frequenze e non mi trovo a genio. Considerate le mie caratteristiche, mi hanno detto di provare gli 800 ma io non li voglio fare”.

Valentina si allena a Bergamo con Davide Naso, nel gruppo di lavoro che comprende Grace Volonterio e Paola Caporali, con le quali lo scorso anno ha firmato il record italiano nella 4×400. Frequenta il quarto anno del Liceo Linguistico giuridico-economico Opera Sant’Alessandro.

Valentina, soddisfatta di com’è arrivato il primo titolo italiano junior?
“Abbastanza, perché c’è stata una crescita rispetto alle gare precedenti che mi avevano soddisfatto un po’ meno. La prestazione di Ancona mi ha tirato su e dato tanta fiducia. Credo di essermi sbloccata e ora so che quel tempo non può bastarmi”.

Ci riproverai agli assoluti.
“Sarà una bella sfida. Non sono in grado di dire di quanto posso scendere in termini cronometrici. Anche l’anno scorso non avrei mai detto di poter fare 53″8. Di sicuro so di valere meno di 54″78.


Per l’Atletica Bergamo 1959 è un grande momento nella velocità, tenendo conto dell’esplosione di Elisa Valensin.
“Con Elisa ci vediamo al campo ma non ci alleniamo insieme. Il gruppo delle giovani atlete è comunque unito e nonostante il clima agonistico, il divertimento non manca”.

Lavori da tanti anni con Davide Naso. Com’è il vostro rapporto?
“E’ il mio allenatore fin dalla quinta elementare. E’ una figura che stimo e su cui posso contare anche in ambito non atletico. Il nostro è un legame trasparente e lui è attentissimo alle mie problematiche. Quando andiamo ai ritiri di Formia, ce lo invidiano tutti anche perché è un tecnico giovane, a cui piace scherzare”.

E tu invece come ti definisci?
“Sono una ragazza molto solare, però durante i periodi di gara, essendo molto trasparente, mi si legge sul viso la tensione. Sono anche molto ambiziosa”.


Quali obiettivi ti sei posta nel medio-lungo termine?
“Tra due-tre anni spero innanzitutto di avere ancora la passione per l’atletica e di andare al campo felice come mi è sempre capitato da quando mi alleno

E in questo 2024?
“Mi piacerebbe migliorarmi in campo internazionale visto che finora sono un po’ stata sfortunata a cavallo delle settimane importanti. Intanto ho già il minimo per i mondiali under 20 di Lima. Non vedo l’ora di godermi quest’avventura”.

C’è un atleta a cui ti ispiri quando corri?
“Adoro Femke Bol, perché ogni volta che la vedo, sia nei 400 piani che negli ostacoli, sembra che non faccia mai fatica, specie nei finali. Spero che un giorno possa anch’io destare la stessa impressione che lei suscita in me”.

Foto Atleticamente foto

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