Galà dei Castelli: Dosso sfiora il record italiano, stagionale per Bellò, passerella Tamberi

Al Galà dei Castelli di Bellinzona, valido come tappa Silver del Continental Tour, il risultato italiano che fa più rumore è senz’altro l’11″15 con cui Zaynab Dosso ha sfiorato il record nazionale sui 100 metri donne a pochi giorni di distanza da quello realizzato ai mondiali di Budapest, 11″14, eguagliando Manuela Levorato.

Dosso, velocista delle Fiamme Azzurre, si è aggiudicata la finale B davanti all’irlandese Lavin e all’olandese Visser (11.38), mentre la finale A è appannaggio della giamaicana Elaine Thompson in 10″92.

Zaynab, fermata nella prima parte di stagione da un infortunio muscolare, chiuderà la sua stagione mercoledì sera al Palio della Quercia di Rovereto.

Giungono ancora buone notizie dal mezzofondo: Elena Bellò per la prima volta in stagione scende sotto i due minuti in una gara molto veloce. La vicentina ha chiuso al settimo posto (gara vinta dalla giamaicana Goule) correndo in 1’59″15, terza prestazione in carriera che vale il minimo olimpico.



Serata più di passerella che di agonismo per Gianmarco Tamberi, che non va oltre i 2,24 e chiude al quarto posto il salto in alto dove ha primeggiato l’ucraino Protsenko con la stessa misura superata al primo tentativo davanti all’altro azzurro Stefano Sottile.

Gimbo si è poi dedicato all’abbraccio dei fan, firmando autografi e scattando selfie a ripetizione.

Nel giro di pista uomini, ottimo secondo posto di Davide Re, che con 45″70 finisce alle spalle dell’olandese Bonevacia. E’ invece terza Dalia Kaddari nei 200 con 22″86 alle spalle di Tamara Clark.

Pietro Arese è solo settimo nei 1500 di Cheruiyot in 3’35″85, Eleonora Marchiando quarta nei 400 ostacoli di Femke Bol in 55’35”. Al maschile, Mario Lambrughi è 5° nella finale B con 50″35 (finale A vinta dal brasiliano Dos Santos).  

Nella finale B dei 100 maschili hanno partecipato tre azzurri: il migliore è Eric Marek con 10″47, 3°. Poi Andrea Federici 5° e Federico Guglielmi 7°.

Tanti i campioni hanno impreziosito il Galà dei Castelli: oltre ai citati Bol e Dos Santos, il pubblico svizzero ha potuto apprezzare innanzitutto l’ennesimo duello nel disco tra Stahl e Ceh. Lo svedese, come al mondiale, si è imposto sullo sloveno: a separarli stavolta nove centimetri (67.24 a 67.15).

Poi un 100 metri maschile grandi firme, con il baby giamaicano Oblique Seville (10″01) vincitore davanti agli africani Omanyala e Simbine; la festa dei padroni di casa, Kambundji e Joseph, negli ostacoli alti, e la classe di Valarie Allman nel disco donne.

Foto Colombo / Fidal

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