Walter Monti racconta il fenomeno Doualla: “Madre natura generosa, ma ha solo 14 anni”

“Negli ultimi giorni ho letto di tutto su Kelly. Che sia un baby fenomeno, non ci piove. Ma non dimentichiamo che siamo davanti a una ragazzina di 14 anni. L’atletica per adesso deve essere solo un divertimento”. Walter Monti, il tecnico che l’allena da cinque mesi, prova a smorzare i facili e inevitabili entusiasmi di chi vorrebbe che Kelly Ann Edimo Doualla, il nuovo talento azzurro della velocità, bruciasse le tappe.

Il 7”27 corso dalla ragazza di Sant’Angelo Lodigiano a Bergamo sui 60 metri indoor ha fatto rumore. A quell’età, mai nessuna al mondo aveva corso tanto veloce. In Italia, è già record in tre categorie giovanili, compresa quella under 20: il 7”35 di Vincenzina Calì (anno 2002) ha tremato più volte durante l’inverno con Alice Pagliarini. Ma non ha resistito alla furia di questa atleta dalle prospettive straordinarie.

La “cadetta” Kelly, dallo scorso autunno – dopo aver militato nell’Atletica Fanfulla – si allena nel gruppo di Allievi che a San Donato Milanese l’Athletic Elite – di cui Monti è tecnico di riferimento nonché vicepresidente – segue per conto del Cus Pro Patria Milano, club per cui Doualla è tesserata e gareggia nelle competizioni ufficiali.


“Dopo i tricolori di Caorle 2023 – spiega Monti – abbiamo iniziato a modificare la tecnica di corsa, cercando di sfruttare la sua capacità di spostare l’avampiede in alto e di adattarsi alle sue scarpe, le Nike Maxfly”.

A chi gli fa notare dei due decimi tirati giù da Kelly rispetto al precedente personale, Monti specifica che non bisogna soffermarsi sulla partenza “perché Kelly è già brava di suo, avendo potenza e accelerazione fuori dal comune”, quanto piuttosto “nei progressi registrati nella fase lanciata”.

“Kelly – prosegue Walter – ha poi trovato grandi stimoli nel gruppo in cui è stata inserita. In particolare si dedica a dei testa a testa con due ragazzi allievi del suo livello, Lorenzo Lamanna e Riccardo Dell’Avalle capaci rispettivamente di correre in 7”30 e 7”29. Il suo tempo in realtà è figlio di questi allenamenti e in un certo senso me l’aspettavo. Anche perché lei è un animale da gara, in pista si trasforma, ha sempre voglia di vincere”.

Kelly frequenta il Liceo Scientifico di Scienze Applicate con curvatura sportiva di Sant’Angelo Lodigiano. I genitori e il fratello tengono molto ai suoi successi scolastici e alla sana pratica sportiva, alternandosi nel portarla a San Donato Milanese (distante 30 km circa da casa) per i tre allenamenti settimanali più uno di mobilità in un contesto strutturato in cui si è ambientata alla perfezione: all’Athletic Elite ci sono 13 tecnici ma anche fisioterapisti e mental coach a disposizione di circa 350 iscritti.


“E’ normale che di fronte a prestazioni così eclatanti si parli di questa ragazza come una manna dal cielo. Sui social ho letto di tutto, ma preferisco tirare dritto per la mia strada. Ed è giusto ribadire che non è solo lei, tra le ragazze, ad essere sviluppata fisicamente a 14 anni. Occorre rispettare le tappe. Continuerà a fare allenamenti adeguati alla sua età. Zero forza, solo tecnica”.

Ma com’è avere a che fare con questa sprinter in erba? “Innanzitutto è una ragazza solare, che fa gruppo ed è già un leader positivo, poi dal punto di vista atletico è chiaro che madre natura con lei è stata generosa. Ha una famiglia salda alle spalle, non ha grilli per la testa e fa le cose che fanno le ragazze della sua età. Per farvi capire: a Bergamo era felice di aver battuto, a livello di tempi, i suoi compagni di allenamento. Nemmeno ha fatto caso a tutti i record infranti”.

Doualla adesso presenzierà a un paio di altre gare regionali (domenica sarà ancora protagonista dei 60 metri a Bergamo) e poi si preparerà per la stagione all’aperto: il primo appuntamento a inizio giugno con il Trofeo Pratizzoli, dove l’anno scorso stabilì il primato italiano negli 80 piani (9″62).

“Kelly farà di tutto: non solo gli 80 piani, ma anche i 300, il triplo, possibilmente un lancio. Adesso deve prevalere l’aspetto ludico dell’atletica. Una sua convocazione in azzurro per le rassegne giovanili (Banska Bystrica?) non è nei miei pensieri e non sapevo nemmeno fosse possibile. Se dovesse arrivare una chiamata, si valuterà. Ma per quanto mi riguarda, io la lascerei tranquilla e rispetterei i suoi tempi di crescita”.

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