Top Weekend: Valensin e Bolognesi, un ottimo inizio. Battocletti ragazza dei primati

Torna la rubrica settimanale di Atletica Magazine.it in concomitanza con le gare della stagione outdoor. Una rapidissima rassegna per riassumere i protagonisti del fine settimana (caratterizzato da molti raduni azzurri, su tutti marcia e staffette, domenica prossima le World Relays a Guangzhou) attraverso nomi e prestazioni.

Valensin e Bolognesi, 300 metri tutti d’un fiato

A Cernusco sul Naviglio, sede dell’Athletic Elite Meeting, Elisa Valensin mette subito in chiaro le intenzioni per il 2025. Cominciando con la migliore prestazione italiana juniores dei 300 metri grazie a un poderoso 37″17 che cancella il limite di Ayomide Folorunso (37″55) ormai vecchio di dieci anni.

Il crono della milanese delle Fiamme Oro allenata da Fausto Frigerio è anche inferiore alla MPI under 23 di Clarissa Vianelli (37″64 ottenuto a Busto Arsizio tre settimane fa).


Sempre a Cernusco, applausi a scena aperta per Paolo Bolognesi (nella foto copertina di Fama/Fidal), junior dell’Edera Atl. Forlì che ha stabilito il nuovo primato italiano di categoria dei 300hs (distanza riabilitata da World Athletics, c’è già stato l’aggiornamento del record del mondo di Warholm a Xiamen) correndo in 36″32, meglio del crono manuale di Francesco Ricci (1992) e del 37″21 di Alessandro Sibilio (2018).

Battocletti solo da primato

Il sabato all’ora di pranzo, sulle tavole degli italiani, è arrivato l’ennesimo dolce di Nadia Battocletti. Questa volta dal sapore orientale, perché ci ha pensato Tokyo a far da cornice a un nuovo primato stabilito dalla trentina, che si è issata sul trono europeo della 5 km su strada con il crono di 14’32” centrato alla Speed Race di Asics.


Squillo Doualla

Dopo un inverno monstre sui 60 metri piani, Kelly Doualla ricomincia dal salto in lungo, altra specialità in cui ha dimostrato grandi qualità. A Mariano Comense, nella prova regionale dei Societari allievi, la baby prodigio che gareggia ora tra le allieve aggiunge un centimetro rispetto al PB con un salto da 6,27.


Ostacoli bollenti

In tre giorni e su tre diverse sedi (e livelli) si sono accesi i riflettori sugli ostacoli alti. A Miami, per il Grand Slam Track, a salire in cattedra è Masai Russell, la campionessa olimpica di Parigi capace di correre il secondo crono di sempre nei 100hs con 12″17 (+2.0 m/s). Davanti a lei c’è ora soltanto Tobi Amusan (12″12), alle sue spalle Tia Jones, che nella stessa gara ha stampato 12″19.

Elena Carraro campionessa italiana under 23 ad Agropoli.


A Keqiao, in Diamond League, a volare è lo statunitense Cordell Tinch, che nei 110hs fa 12″87: è il quarto di sempre a soli sette centesimi dal primato del mondo.

A Imperia, il 1° maggio, a strappare la copertina erano state Elena Carraro e Alessia Succo. La prima, dopo un anno difficile, si è ripresentata con un incredibile 12″84, terzo tempo italiano di sempre. Nella stessa giornata, la sedicenne Alessia Succo – già primatista mondiale Under 18 dei 60hs – ha firmato il primato italiano under 20 della specialità con 13″20.

 

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