Roberta Bruni rientra in Italia: si allenerà a Torino con coach Riccardo Frati e Simone Bertelli

Roberta Bruni torna in Italia. La primatista italiana del salto con l’asta con 4,73 (Chiari 2023) nei giorni scorsi ha ufficializzato il ritorno a casa tramite i social, comunicando al contempo il cambio di guida tecnica. Ad allenarla sarà Riccardo Frati, il tecnico che ha contribuito all’esplosione di Simone Bertelli, quest’anno laureatosi campione europeo under 23 a Bergen.

La decisione della reatina di lasciare Pamplona (Spagna) e il tecnico Alexandre Navas Paez dopo due stagioni non è di natura tecnica. Nessun dissidio con l’ormai ex coach, ma semplicemente una necessità personale di fare ritorno a casa.

“E’ stata una sua scelta – spiega Riccardo Frati, tecnico della Safatletica – avallata poi dalla federazione italiana. Sono felice dell’arrivo di Roberta. Contribuirà alla mia crescita e a quella di Simone Bertelli. L’asta maschile ha attraversato una transizione generazionale un po’ brusca, se pensiamo che si passa da Claudio Stecchi, classe 1992, a Oliveri, classe 2002 e Simone, che è nato nel 2004. A entrambi è mancato un atleta di riferimento. La presenza di Roberta garantirà esperienza e sarà un modello per questi ragazzi a Torino”.

Riccardo Frati con Simone Bertelli.


L’agenda di Roberta è già ricca di impegni. La portacolori dei Carabinieri sta impiegando gli ultimi giorni di vacanza post-mondiali per completare il trasloco a Torino, dove ha già preso casa. A fine mese tornerà in Piemonte tre-quattro giorni per effettuare i test di forza e quelli posturali, mentre nei primi quindici giorni di novembre sarà come sua tradizione a Palermo per scaldare i motori agli ordini di Michele Basile.

Dal 17, Roberta Bruni rientrerà a Torino per cominciare la vera e propria preparazione invernale. In città, tra una settimana, riapre dopo due anni lo Stadio Primo Nebiolo – Ruffini. Ma indoor ci si può allenare solo sugli 80 metri. Non si può saltare. Un problema irrisolto che avevamo già affrontato lo scorso anno con Luciano Gemello, il tecnico di Great Nnachi.

“Saremo costretti ad andare ad Aosta un paio di volte a settimana – spiega Frati – L’idea è quella di alternare settimane in cui faremo andata e ritorno in giornata e altre in cui effettuare dei mini raduni di tre-quattro giorni dove inserire due sessioni di tecnica. L’assenza di un impianto indoor funzionale non solo a Torino, ma in tutto il Piemonte, è un grave problema di questo territorio. Abbiamo atleti di spicco come Bertelli, Nnachi, Succo, Sottile e ora la Bruni. Le amministrazioni pubbliche dovrebbero tenerne conto”.

Roberta Bruni sarà al Memorial Van Damme.


Ma come proseguirà il lavoro di Roberta, atleta di 31 anni, quest’anno ferma due mesi per una microfrattura vertebrale rimediata in seguito alla caduta di Parigi (Diamond League) prima di un miracoloso recupero che le ha consentito di partecipare ai mondiali di Tokyo?

“Continueremo, a quattro mani, l’ottimo lavoro svolto insieme a Navas Paez. Ci concentreremo sulla prevenzione degli infortuni e su alcuni aspetti legati alla velocità che può ancora migliorare. Faremo le indoor in difesa, considerando le problematiche legate all’impiantistica. Gli obiettivi principali della stagione sono i mondiali indoor in Polonia a fine marzo e gli europei di Birmingham in estate. Roberta ha un grande sogno per il 2026: salire fino ai 4 e 80“.

Già fissate le prime uscite agonistiche: debutto a Bordeaux il 24 gennaio, dove ci sarà anche Bertelli. Poi le altre prove del Perche Tour, il circuito francese di salto con l’asta, e i Campionati italiani in programma a fine febbraio.

foto di Grana / Fidal

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