E’ la settimana della Coppa Europa 2025. O, se preferite, degli Europei a squadre. Quattro giorni di gare (compreso il prologo riservato agli astisti all’interno del Palazzo Reale di Madrid) per uno degli appuntamenti storici dell’atletica leggera. Che all’Italia evoca il dolce ricordo dell’edizione di due anni fa, quando per la prima volta gli azzurri sono riusciti a chiudere la classifica generale della Prima Divisione, il torneo che racchiude le migliori 16 Nazioni europee, al primo posto.
A Chorzow, l’Italia chiuse con 426,5 punti davanti ai padroni di casa della Polonia e alla Germania, poi quarta la Spagna e quinta una rimaneggiata Gran Bretagna. Saranno queste, con ogni probabilità, le cinque formazioni (ma occhio al possibile inserimento di Francia e Olanda) che si giocheranno il titolo continentale allo stadio Vallehermoso nel prossimo fine settimana, con i padroni di casa agguerriti e dotati di un gruppo in grande crescita, non solo nei salti e nel mezzofondo come da tradizione ma anche nella velocità, come dimostrato ai recenti mondiali di staffetta di Guangzhou.
Coppa Europa 2025: chi saranno i rivali degli azzurri?
La European Athletics ha pubblicato nelle scorse ore la lista definitiva degli atleti che parteciperanno alla Coppa Europa 2025 di Madrid (qui i convocati dell’Italia).
Le sedici Nazioni protagoniste saranno: Repubblica Ceca, Spagna, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Svizzera, Svezia, Ucraina.

Tra le stelle straniere della manifestazione vanno inserite senz’altro Femke Bol, che gareggerà nei 400 piani, i saltatori greci Karalis (asta) e Tentoglou (lungo), i triplisti Pichardo e Peleteiro-Compaoré, il giavellottista Weber, la quattrocentista Kaczmarek, la lunghista Mihambo e il mezzofondista iberico Attaoui.
Panoramica maschile
Ma chi può vincere (o salire sul podio) in casa azzurra? Nella velocità orfana di Jacobs e con una staffetta tutta da verificare senza l’ex campione olimpico, Ali e Melluzzo, le speranze sono riposte soprattutto su un Fausto Desalu in netta ripresa: correrà sicuramente i 200, dove ad attenderlo c’è anche il bronzo europeo Reais. Nel mezzofondo possono dire la loro Federico Riva, ormai sceso a 3’31”, nei 1500 con Ben e Nader, e Yeman Crippa nei 5000.
Il trentino non corre la distanza in pista da due anni ed è stato chiamato per portare più punti possibili in una gara che vedrà ai nastri di partenza lo svizzero Lobalu, lo spagnolo Ndikumwenayo e l’olandese Laros.
Occhio ai 3000 siepi perché Ala Zoghlami è in crescita e l’unico inarrivabile sembra il solo Daniel Arce. Bella lotta anche negli ostacoli, dove Lorenzo Simonelli sarà tallonato da Szymanski, Llopis e Joseph, mentre nel giro di pista ci si augura che Alessandro Sibilio si sia ripreso dal malessere che lo ha costretto a saltare in extremis il Meeting di Parigi venerdì scorso (Diamond League): è in dubbio, pronto come riserva viaggiante Michele Bertoldo.

Capitolo concorsi. Nei salti le migliori cartucce ce le ha Mattia Furlani. Ma gli avversari non scherzano e quella del salto in lungo maschile sarà probabilmente una delle gare, se non la gara, dal maggiore tasso tecnico: in pedana ci saranno anche Tentoglou, il multiplista Ehammer e Montler.
Nel triplo, ancora orfano di Jordan Diaz, i favori del pronostico ricadono su Pablo Pichardo. L’azzurro Andy Diaz non ci sarà, poiché affetto da una sindrome retto-adduttoria: al suo posto gareggerà Biasutti, già inserito nelle riserve. Nell’alto, il 19enne Matteo Sioli può sognare di stare nei quartieri alti: il rivale più accreditato dovrebbe essere il finlandese Stefela.
Asta invece proibitiva per il bravissimo e fresco di 5,71 Matteo Oliveri: Karalis, Collet e Vloon sono di un altro pianeta. Il bottino pieno può invece coglierlo Leo Fabbri nel peso, tra i rivali che possono impensierirlo ci sono Petterson e Bukowiecki.
Panoramica femminile
La condizione di Zaynab Dosso, rientrata da pochi giorni alle competizioni dopo lo stop post-Nanchino, non è quella dei giorni migliori. Nei 100 scalpitano Mayer, Bazolo ed Ewa Swoboda, che non si è ancora vista all’aperto.

Nei 400 femminile schieriamo Anna Polinari, prima dell’exploit di Virginia Troiani a Ginevra (e della riconferma di Mangione sul crono di Parigi) la più veloce delle tante azzurre del giro di pista (vedi anche Bonora e Borga) che quest’anno corrono fortissimo. La veronese si metterà all’inseguimento di Femke Bol, della polacca Kaczmarek e della spagnola Sevilla.
Più chance per Eloisa Coiro negli 800, dati alla mano all’altezza della svizzera Werro o della francese Bourgoin, e per Ayomide Folorunso nei 400hs senza la Bol ma con la francese Maraval. Non dovrebbe invece avere rivali Nadia Battocletti nei 5000, mentre sarà curioso rivedere la neo primatista italiana Giada Carmassi al fianco di gente capace di andare ancora più forte come Visser, Skrzyszowska e Kambundji.
Nell’asta non c’è Roberta Bruni, dopo la caduta di Parigi evidenziata una micro-frattura della terza vertebra sacrale: convocata al suo posto Elisa Molinarolo. Favorite la svizzera Moser e la francese Bonnin. La sfida sui 7 metri sarà invece agguerrita tra Malaika Mihambo e Larissa Iapichino nel lungo, mentre è tutto da seguire il duello nel peso femminile tra l’olandese Schilder e la tedesca Ogunleye.
L’elenco completo degli atleti in Coppa Europa 2025
info su european-athletics.com
foto archivio Fidal